Non è stato semplice, ma leggendo qua e la sui soliti temi di interesse comune, e soprattutto evitando accuratamente l’informazione televisiva e giornalistica Italiana mi sono fatto un quadro chiaro di come vanno le cose e delle poche o nulle prospettive, che hanno le generazioni future. Non sto parlando dell’Italia, per cui sarebbe facile prevedere una morte lenta per asfissia economica, per quel paese che conosciamo oggi, e forse una rinascita in mano a Cinesi e Tedeschi.
Sto parlando del pianeta e della condizione del 99% delle persone, anche nei paesi sviluppati sono ridotte a servi della gleba nel nuovo feudalesimo finanziario che si sta profilando. Le letture da cui ho preso le informazioni sono alla portata di tutti ed io ho semplicemente collegato notizie a riflessioni sul Tempo Meteo, sulla Crisi Finanziaria, con la crisi dei Governi e le scelte attuali che alcune nazioni stanno facendo. Citerò in particolare il settimanale “Internazionale” una delle poche fonti di informazione serie rimaste in Italiano per chi non vuole leggere i giornali in lingua straniera. Infatti riporta una selezione di stampa da tutti i paesi esclusa l’Italia. Altri spunti sono presi dal libro “Il Capitalesimo” di Paolo Gila che mi ha permesso di comprendere a fondo i fenomeni degli ultimi mesi e la direzione del futuro.
Ma veniamo al cuore della riflessione conclusiva che spiegherò: “Ci sono forze finanziarie potenti che governano il mondo al di sopra dei governi e queste forze ci stanno portando alla rovina per puro interesse di pochi assetati di ricchezza e potere che si nascondono dietro alle grandi organizzazioni bancarie.” Noi, la gente comune, non abbiamo nessun potere per contrastarle. Una cosa però possiamo fare: non partecipare alla nostra eliminazione ed evitare comportamenti che favoriscono queste forze di distruzione globale. Insomma se tutti remiamo contro queste forze, forse ritarderemo gli effetti negativi per la nostra economia casalinga e per la nostra salute e quella del pianeta oltre che per la democrazia, e magari riusciremo anche a fare cambiare la direzione di marcia che oggi è prevalentemente connivente con queste forze.
La cosa difficile è comprendere le dinamiche e spiegarle alle persone che non hanno lo stesso background culturale, hanno fedi che non permettono di decidere liberamente e soprattutto sono inebriate dall’informazione comune. Del resto è nell’interesse di queste forze non condividere quello che sta succedendo, e mistificarlo, in realtà però nessuno riesce a controllare una situazione che si è creata perché ognuno agisce nel proprio interesse per arricchirsi a dispetto deli altri e del futuro del pianeta.
LE COMPONENTI DELLA SITUAZIONE ATTUALE
SPECULAZIONI FINANZIARIE: Ci sono organizzazioni finanziarie che sono in grado di investire quantità di denaro superiori ai deficit dei governi ed al PIL delle nazioni, quindi in pratica condizionano le stesse scelte politiche con azioni sui mercati internazionali. Il caso Spread dell’Italia prima di Monti, è stato governato ad arte da fondi internazionali senza scopi politici, ma per avidità, e ogni nazione o organizzazione debole può essere nel mirino se serve ai fini speculativi. Solo BlackRoch vanta liquidità pari a circa 4.000 miliardi di dollari per investimenti. Si consideri, su questo tema, che la massa monetaria M3 dei derivati è fuori controllo ormai e che con le transazioni ad alta frequenza ordinate automaticamente in millisecondi dai software utilizzati e dai computer potenti si creano crisi ed anomalie come cadute e risalite veloci degli indici fuori dal controllo umano. Inoltre il potere delle società di rating e la grande liquidità che sia USA che il Giappone hanno dovuto immettere sul mercato per riprendersi avrà inevitabili effetti in bolle speculative ed inflazione.
LE CONDIZIONI METEREOLOGICHE DEL PIANETA: Uragani più frequenti, Tsunami, disastri ecologici e anche il maltempo in Italia Nord Occidentale fanno parte di uno stesso problema che tutti ormai riconoscono; l’innalzamento della temperatura terrestre di pochi gradi, oggi siamo intorno a + 1.5/2 ma altri 2 o 3 gradi in più sarebbero disastrosi, provoca scompensi e cambiamento delle stagioni, delle condizioni meteo con aumento di situazioni anomale rispetto alla norma che stiamo tutti subendo. Ogni consumo di petrolio e elaborazione di derivati del petrolio con emissione di CO2 peggiora la situazione, ma non ci sono scelte importanti dei governi più inquinanti, Stati Uniti, Cina etc… che vadano nella direzione della riduzione delle emissioni.
EURO: Le monete uniche, come l’Euro, e tra poco magari il “Gulfo” per il medio oriente, paventata dai paesi del golfo, sono una manna da cielo per gli speculatori che riescono a muovere i flussi finanziari con maggiore semplicità tra i vari mercati per massimizzare il loro guadagno. Qui ci sono altri problemi connessi come la paura della Germania dell’inflazione che hanno avuto ad inizio del 1900 che porta ad una politica della BCE restrittiva e la predisposizione sempre della Germania alla conquista ed alla egemonia sugli altri paesi Europei. L’Italia nella realtà conta pochissimo in ogni scelta Europea nonostante ci facciano credere il contrario.
GOVERNI: I governi, soprattutto quelli deboli come il nostro, non hanno alcun potere per fronteggiare la speculazione finanziaria se ricade su di loro, e dovendo difendere anche le banche del proprio paese non riescono a fare gli interessi dei cittadini. Le priorità, come il recupero di produttività con la flessibilità sociale, la riduzione dei vincoli legislativi e l’utilizzo delle nuove tecnologie e l’aumento del gettito fiscale con la lotta all’evasione e soprattutto ai paradisi fiscali, oltre che la privatizzazione dei servizi pagati dallo stato come avviene nei paesi scandinavi, sono soluzioni possibili all’attuale crisi del debito, ma la loro efficacia in contrasto con lo strapotere finanziario internazionale dei fondi speculativi, è possibile solo se esiste una profonda etica sociale della collaborazione per il bene comune all’opposto dell’individualismo corporativo in cui viviamo.
In Italia siamo molto lontani da questa situazione per cui siamo terreno fertile per speculazione sui titoli di stato, e per acquisti speculativi e colonizzazioni sempre più frequenti da parte degli investitori stranieri. Il nostro potere decisionale non solo all’estero ma nel nostro stesso paese diminuirà fino all’impotenza economica della nostra democrazia. E’ interessante vedere come l’informazione ci fa credere che il nostro problema sia il debito pubblico mentre gli USA che il Giappone che la Germania stessa hanno un debito pubblico più alto del nostro anche in %. Il vero problema è l’immobilismo strutturale che uccide ogni tentativo di crescita e favorisce l’economia sommersa e le organizzazioni criminali che hanno sempre lottato contro le istituzioni ufficiali. Se si calcolasse il contributo dell’economia sommersa il debito pubblico verso il Pil avrebbero valori molto differenti.
Non parlo per ora di altre entità in gioco nello scacchiere internazionale sono: il Cybercrime tra organizzazioni e paesi in aumento, la ricerca di energie alternative per non dipendere dai paesi arabi e soprattutto la tendenza dei musulmani alla ricerca di una dimensione lontana degli schemi occidentali anche con la forza che sfocia in guerre civili violente come quella Siriana, per costruire un nuovo equilibrio del sud del mondo Orientale.
LE SCELTE IN CORSO
Alla luce della situazione di base come descritta stanno avvenendo scelte dei governi che contano che potrebbero essere condizionate dai poteri finanziari, e altre scelte delle banche che vanno contro ogni buon senso per il futuro del pianeta.
Cito Will Hutton che scrive sull’Internazionale: “… quella che venticinque anni fa era una convinzione diffusa – che il mondo dovesse contrastare i cambiamenti climatici – si sta sgretolando. I singoli paesi si sfidano in una gara a passo di gambero, eliminando via via le (poche) penali per la combustione dei carburanti fossili. …. I mercati sono convinti che le 200 imprese energetiche più importanti del mondo bruceranno tutte le loro riserve fossili e le spingono a cercarne altre. Chi le fermerà? Per ora nessuno…”
La diffusione di Energie Alternative e Sostenibili che ci devono portare verso la terza rivoluzione industriale ed una ripresa sana dell’economia e della nostra libertà di sperare si sta sgretolando contro la resistenza strenua ma con molte risorse finanziarie del vecchio mondo legato al petrolio, al consumismo e ha tutti gli interessi consolidati in gioco.
Cito The New Yorker sull’Internazionale:”…
Nei prossimi mesi il presidente degli
Stati Uniti Barack Obama deciderà se
approvare la costruzione
dell’oleodotto Keystone, che
dovrebbe trasportare petrolio greggio
dalle sabbie bituminose dell’Alberta,
in Canada, alle raffinerie del golfo del
Messico…….”
Per estrarre il petrolio dalle sabbie bituminose serve energia prodotta da combustibili fossili. Il risultato è che per ogni barile di petrolio estratto dalle sabbie bituminose, nell’atmosfera viene immessa una quantità di CO2 maggiore di quella prodotta
dall’estrazione di un normale barile di petrolio. Se bloccherà il progetto, Obama non risolverà il problema dei consumi. Ma metterà un freno alla marcia verso la catastrofe climatica”.
Sono queste notizie che appaiono nelle pagine interne dei giornali che sono segnali forti della direzione che stiamo prendendo. La fine delle risorse petrolifere non si sta combattendo accelerando l’energia sostenibile con la ricerca, infatti i pannelli solari sono troppo cari e le persone non li adottano ad esempio, ma si continuano a cercare fonti alternative di petrolio per “ingrassare” l’economia esistente, perché chi decide ha tutti gli interessi, o perché è succube politicamente o perché connivente economicamente, a favorire la concentrazione della ricchezza e del potere in poche mani e quelle mani non sono i nostri poveri governi democratici. Parlando di Italia, che vive un po’ ai confini del mondo: negli anni i politici invece di difendere a democrazia ed il potere dei cittadini hanno fatto i propri interessi cercando di stare a galla nel panorama internazionale, ma evidentemente non le l’hanno fatta e noi affonderemo con loro se stiamo qui.
Esiste una soluzione a questo destino di servi della gleba?
Trovare una via di uscita e’ il pensiero ricorrente di tutti , ma per ora le idee sono solo nella sfera personale e non sociale. Ad esempio vivere di cose semplici e locali ai confini dell’economia e sfruttare tutta la tecnologia recente per stare in contatto con altri simili creando una economia alternativa a quella ufficiale. Potrebbe essere una idea, anche se richiede cambiamenti radicali nei comportamenti: investimenti in una casa passiva, un lavoro per cui basta la “rete”, o lavorare la campagna, la scelta di una zona connessa bene a Internet, e di un paese non toccato troppo dalla finanza internazionale $ € Yen che non permetta agli speculatori di entrare, soprattutto vivere in un paese a debito pubblico molto basso. Questi paesi però sono spesso poveri di servizi sociali gratuiti e quelli a pagamento sono cari, e a volte sono in zone di instabilità politica, oppure è difficile emigrarvi per le barriere all’ingresso come la lingua e le leggi per l’immigrazione.
Se non si può scappare dal mondo che ci sta distruggendo, almeno lottare con tutte le forze remando contro in base alla propria posizione: ad esempio parlando ad un cittadino Europeo ed Italiano, ma comunque non Tedesco, direi che dovrebbe lottare contro l’€ tedesco favorendo una Europa separata dalla Germania, una specie di € di serie B che stampi liberamente la moneta e crei svalutazione controllata, favorendo l’esportazione, come fanno tutti, senza le paure ancestrali della Merkel e fuori dall’influenza della Germania. Per fare questo si deve indebolire la Germania sia politicamente sia economicamente, con le alleanze e non comprando prodotti Tedeschi. Mi rendo conto che è difficile perché i loro prodotti sono i migliori, però ci stanno rovinando. Dobbiamo fare fallire l’Europa Unita e l’Euro attuale e creare una unione paritaria e con forti poteri legislativi, liberarci dei nostri politici locali corrotti e unirci a nazioni che come noi lottano vogliono lottare con ogni mezzo finanziario a disposizione inclusa l’inflazione, contro gli speculatori mondiali che ci stanno comprando e condizionando.
Mi rendo conto che i concetti espressi in questo blog sono tutt’altro che semplici e facilmente condivisibili, ma vi assicuro che con queste chiavi di lettura comprenderete ogni cosa che avviene nel mondo e sopra le vostre teste, tranne le inutili polemiche e gli stupidi battibecchi della politica italiana e dei suoi giornalisti.